Nicchi sulla moviola: "Non è un nostro problema"
fonte: www.aia-figc.it / ANSA
Il responsabile degli arbitri promuove a pieni voti i suoi fischietti. Per Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri (Aia), intervenuto ieri a Vicenza in occasione del 10mo Gala del Calcio Triveneto, il bilancio della stagione calcistica 2010-2011 e' per ora ''ampiamente positivo''. ''Gli arbitri italiani si confermano i migliori al mondo - dice convinto Nicchi, all'indomani di nuove proteste da parte di alcuni allenatori - ormai questo ci viene riconosciuto da tempo anche in ambito internazionale. Inoltre c'e' anche il vantaggio che si tratta di un gruppo giovane e motivato, che quindi puo' ulteriormente migliorare. Braschi e Rosetti stanno facendo un grande lavoro, ma a questi ragazzi bisogna dare il tempo di crescere, senza troppe pressioni''. Sull'ultima giornata di campionato Nicchi assicura ''che si e' trattato di una giornata molto positiva''. ''Non voglio commentare le partite - ha detto Nicchi - in quanto significherebbe commentare le singole direzioni di gara. Comunque c'e' un bel clima generale, sinora non si sono registrati gravi errori''. Non considera tale, Nicchi, la mancata espulsione di Eto'o ieri a Verona da parte di Rocchi. ''C'e' stato probabilmente un attimo di rilassamento, e siamo stati colti di sorpresa'', ha detto Nicchi confermando di fatto che l'arbitro non aveva visto la testata del camerunense. ''Il gioco era fermo - ha ripreso Nicchi - Quello di Eto'o e' stato un brutto episodio, e' inutile nasconderlo. Sono molto dispiaciuto. Eto'o e' un grande professionista e un ottimo calciatore. Non so francamente cosa possa essere scattato nella sua testa''.Quanto alla probabile squalifica del camerunense con la prova tv, Nicchi ha invitato ad attendere le decisioni della giustizia sportiva. Sono altri, piuttosto, gli 'incubi' che potrebbero turbare i sonni della categoria arbitrale, a cominciare dalla moviola. ''La moviola non e' un problema nostro - spiega il presidente Aia - anche se e' uno strumento che noi utilizziamo per lavoro, per studiare quanto avvenuto sui campi. Noi consideriamo la moviola fuori dal mondo, la partita di calcio e' un'altra cosa. L'arbitro deve decidere al momento, mentre la moviola, a bocce ferme, evidenzia magari un fuorigioco di 3 centimetri: il paragone non puo' reggere. Se poi, durante le partite commentate in tv, la moviola serve per evidenziare un errore nell'assegnazione di una rimessa laterale, allora proprio non ci siamo''. Ancora piu' fuori dal mondo sembrano essere le richieste legate all'uso di nuove tecnologie. ''Se qualcuno - osserva Nicchi - pensa di sostituire in campo l'uomo con le macchine e' sulla strada sbagliata. Magari l'arbitro puo' anche sbagliare, ma si tratta pur sempre di un errore umano. Senza dimenticare che in Italia, ogni settimana, si disputano a tutti i livelli, migliaia di partite di calcio''. ''Il nostro mondo - ha concluso Nicchi - ha un bel futuro davanti, perche' questa materia e' pronta ad entrare nelle scuole. Nel contempo noi ci auguriamo che gli arbitri possano essere sempre piu' aiutati dalle altre componenti calcistiche''.